Se lo facessero a Roma succederebbe in ordine: la metro B è guasta, quindi la principessa andrebbe a prendere la metro A, e si perderebbe nei meandri di Termini. Una volta che fosse riuscita a trovare la banchina, dovrebbe resistere all’assalto di 7/8 zingare, barboni, “una firma per la droga”, “la fede è nel Cristo” Alemanno che chiede due spicci. Se poi riuscisse a salire sul vagone sgomitando per la folla che preme, non troverebbe posto a sedere e dovrebbe sorbirsi fisarmoniche sfiatate, violini zigani, pianole Farfisa e tromboni (d’ottone e di carne).
Quindi arriverebbero gli stormtroopers… se non ci fosse sciopero dei mezzi per non timbrare il badge. Ma mettiamo che arrivino… L’arresterebbero, prima però discuterebbero con il complottista di turno e difensore dei diritti delle donne che griderebbe “Aldeerann non è esplosa, ce l’hanno fatto credere gli USA!” Poi però un grillino gli dimostrerebbe che parla così solo perchè non si è informato bene e citando DIBBA lo renderebbe un inutile esserino di Degobah votante Scillipoti. Quindi dopo arrestata la principessa verrebbe portata al cospetto di Darth Fener, SE nel frattempo la banchina dove lui attende non fosse inondata per un’improvvisa pioggia autunnale di dieci minuti che manda in tilt tutto il complesso della metro A, B e C che seppur in costruzione, vuole rompere le palle anche lei per motivi sindacali. In tilt va pure il modulatore fonetico di Darth che invece che parlare come una scheda sonora anni ’90, comincia a ruttare in loop come fosse un trattore diesel al minimo. A questo punto rissa totale con intervento della sicurezza, carabinieri, esercito con unità cinofile e comizio improvvisato del prefetto Gabrielli (che non è mio parente e ha una B in meno) che dichiarerebbe che il terrorista curdo/isis/moro/exogino, è stato messo in sicurezza e presto verrà rimpatriato con un Falcon nuovo fiammante senza missili, comprato dagli USA insieme ad altri 20 F-35 di scorta. Intervista senza domande di Riotta, invito della principessa scossa dalla D’urso e poi da Vespa per par condicio e fine. Ecco, più o meno andrebbe così qui in Italia.