Oggi pomeriggio la casa editrice Pagine mi ha ricontattato, forse per chiedere lumi sul fatto che il corriere non mi ha trovato all’indirizzo che gli avevo dato e che ovviamente era inesistente.
Appena ho capito che erano loro, mi sono finto “mio figlio Luigino” e ho risposto. Dopo qualche secondo però hanno riattaccato in preda al panico. Peccato, volevo declamargli una poesiola, perchè anche Luigino è un fine poeta, ha preso dal padre. Buon sangue non mente!
Qui sotto potete ascoltare la telefonata.
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