Non chiedetemi come, ma mi sono trovato 25 euro “veri” non bonus, da giocare al casinò online. Non mi avvicinavo a queste macchine infernali da almeno 15 anni dove quando c’era ancora la lira persi circa un milioncino e da allora ogni volta che per posta mi arriva un cd “gratis” (si mi arrivano ancora da Boston ogni 6 mesi) ci gioco al tiro al piattello… Ma vabbè, se ti fanno giocare gratis, perchè no?
Non frequentando da tanti anni, mi aspettavo i soliti “giochini” luminosi con la voce classica del dealer “robotico” ma invece è tutto cambiato. Ci sono delle simpatiche signorine, ben vestite, che in diretta ti fanno giocare. Il sistema è tutto computerizzato, le carte vengono passate su uno scanner così che tu hai la sensazione di essere li al casinò, e invece stai seduto nella tua cameretta, comodamente in attesa di essere spennato perbenino.
Non mi piace la roulette ma in italiano c’erano solo due stanze e quella del black jack era piena. Sono le una di notte, ma è venerdì, quindi forse per questo c’è molto più movimento. Appena entrato la signorina di nome Alexandra mi saluta, mi chiede subito come mi chiamo quanti anni ho, dove vivo, come se fosse interessatissima alla mia persona. Insomma un’amicona. Io scrivo in chat, lei legge da un grande schermo (mi dice) e risponde a tutti. Invece di giocare mi metto a chiacchierare e scopro che è rumena e se la fai incazzare, parole sue, “spacca bottilia, ammazza familia”. Quindi me ne sto buono buono e guardo gli altri che giocano. Si vedono fioccare puntate da 50, 100 250 euro, anche su un numero!
Io non punto ma converso amabilmente. Comincio a fare battute e Alexandra si diverte. Poi però se ne va e da il cambio a “Valentina” sicula di 24 anni. Chiedo dove sono adesso a lavorare ma non me lo dicono anche se presumo all’estero. L’ambiente deve essere molto grande perchè di lato si vedono anche altre colleghe intente a far giocare e tutte parlano amabilmente coi loro giocatori. Ovviamente lo fanno per far rimanere più tempo a giocare e devo dire che le quattro che ho visto, a parte una che era molto stanca, erano molto brave, soprattutto la sicula che mentre dava le carte, riusciva a imbastire un discorso anche serio, rispondere a tutti su più argomenti, fare i gesti che deve fare anche per chi non ha audio, e ripetere a pappagallo le solite frasi prima e dopo le puntate.
Tanto di cappello. Mi dice che fanno turni di 12 ore. Se è vero gli mando l’INPS! Ma magari scherzava…. chi lo sa. Provo a fare due puntate a caso alla roulette… vinco 3 volte sulle dozzine. Ma poi non mi entra più nulla e arrivato a 15 euro smetto. Intanto la nostra conversazione è andata sui rapporti di coppia e lei mi dice che è gelosissima in quanto sicula e che le piace sentire che il suo uomo le dica che è “sua”. Vabbè… non commento oltre. La saluto e mi sposto al black jack in italiano dove si è liberato un posto, puntata minima 5 euro.
Qui trovo l’ “Alexandra” di prima, la rumena, che appena mi riconosce ricomincia a scherzare, tanto che la faccio sbagliare e la mia prima puntata (dove avevo perso) me la rimborsano perchè non ha passato bene la carta sullo scanner. Olè! Continuo a giocare e ogni tanto appare un omino vestito di nero tipo “Iena” che ho soprannominato “Il mescolatore” che gli mescola il mazzo di riserva. Il fatto di non degnare la ragazza di uno sguardo, fa sì che i miei compagni di gioco gli diano del gay in chat. W l’Italia! Addirittura ho scoperto che se scrivi “gay” viene censurata la parola, appaiono degli asterischi, come se scrivessi “testa di cazzo”. Censurano anche “sesso”. E allora mi chiedo se davvero questo casinò si trova all’estero, tipo a Città del Vaticano.
Comunque “Dio” non lo censurano, e nemmeno “maiale”, quindi non sono musulmani…
Mi chiedo inoltre come mai lì dentro sono tutte donne piacenti, donne anche sulla pubblicità in fotografia. Non c’è l’ombra di un uomo. Ma la risposta è molto semplice: il mercato video-ludico si rivolge prettamente ad un pubblico maschile. Hai voglia a lamentarti per le donnine poco vestite negli spot… non c’è verso, il masculo vuole giocare, vuole sfidarsi vuole vincere! Le poche donne giocherellone si dovranno accontentare di immaginarseli gli uomini, oppure se hanno gusti differenti, qui avranno l’imbarazzo della scelta.
Finisco velocemente i soldi, anche i 25 del bonus di benvenuto e quindi non mi resta che chiacchierare con Alexandra che non ce la fa piu’ dal ridere e con uno in chat che si diverte a leggere le cose che scrivo in fiorentino. Lei mi dice che lavora lì da un anno e che la pagano bene, non vede l’ora di andare a letto col suo pigiamino di Hallo Kitty. Ha un paio di occhialoni che sembra “Arale”, e quando glielo dico mi risponde che gliel’hanno già detto e appena tornerà a casa la prima cosa che farà prima di andare a letto, sarà di scoprire chi è questa bella donna di nome “Arale”… Mi sa che in Romania i cartoni animati non vanno molto di moda, oppure ha avuto un’infanzia triste.
Siamo rimasti in tre ma solo uno gioca. Un certo “antonio69” e spero che 69 sia la sua posizione preferita e non la sua età, anche perchè nel caso si sta giocando tutta la pensione visto che fa puntate da 250 euro e le perde tutte, anche quelle facili. Addirittura avendo un 17 col banco a 6, chiede carta e sballa. Quindi partono i cori per fermare Antonio, o per sapere se un gatto gli è saltato sulla tastiera, o se “antonio69” è il nome in codice di un esperimento genetico sulle scimmie giocanti.
Alexandra in tutto questo tenta di tenerci buoni, invano, ma si diverte più di noi. Antonio continua a perdere, lei a ridere e noi due a fare caciara. Quindi in chat arriva “Aurora live server” che mi chiede se ho bisogno di qualcosa. “Si’ di un par di 100 euri” rispondo, facendo ridere ancora Alexandra. “E’ li per te” mi dice, “ha visto le parolacce e crede che sei arrabbiato”. Ma quali parolacce? “gay” e “sesso”? Ah no ho scritto anche “topa” mentre si parlava del presunto gay “mescolatore” e quella però non era in archivio parole censurate quindi ho pensato fosse libera da vincoli. Aurora mi chiede ancora se ho bisogno di qualcosa e le rispondo gentilmente che non mi serve niente, se gli avanza una tisana alla malva… ma la tipa non mi risponde, solo che dopo l’ennesimo coro ad antonio69 e altri 250 della pensione della moglie, della dentiera e dell’assicurazione sulla casa dei figli, mi hanno buttato fuori dalla chat. O come mai? Si rallegrava un po’ la serata…
Mesto e triste, guardando il mio conto a zero, non mi resta che chiudere il sito e le speranze di diventare milionario, come tutti quelli che in questo momento staranno perdendo vagonate di soldi, con un clik, comodamente da casa. Ma poi in Italia non c’era una legge contro i casinò? Ah già, è vero, c’è ma solo per quelli “veri”. Per quelli “finti” non ci sono problemi, basta avere un PC, connessione in rete e carta di crediti e i casinò magicamente diventano veri… come i soldi che perderete.
Auguri! e se entrerete a giocare salutatemi il “mescolatore” che alla fin fine era il più simpatico di tutti, e magari qualche gay finalmente avrà apprezzato!
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