Commentatori indignados

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Ho aspettato quasi due giorni per scrivere qualcosa sui fatti della scuola di Brindisi. Volevo finire di leggere tutti i commenti su facebook (twitter non l’ho nemmeno aperto sennò non ho tempo manco per mangiare) commenti ovviamente sdegnati, incazzati, pieni di cordoglio. Soprattutto da tutti i soliti politici che sono cinquant’anni che si “indignano” ogni qual volta la mafia o il terrorismo fanno morti innocenti, e ogni volta non fanno niente o quasi per evitare questo scempio. Uno di loro ha proposto di mettere un fiore davanti tutte le scuole d’Italia… il motivo? Forse ha parenti fiorai, gli unici che gradirebbero questa simpatica iniziativa. Alemanno invece (che Dio ce ne liberi alla svelta) ha pensato bene di abolire una delle poche iniziative serie e utili che c’erano a Roma: “La notte dei musei” che sarebbero stati aperti fino alle 2 di notte, gratis. Il sindaco degli imboscati, per quastioni di lutto, ha deciso che tutti dovevano rimanere in casa a frignare e che andare a vedere un museo non era rispettoso nei confronti della povera ragazza di Brindisi. Ma perchè? Che senso ha chiudere tutto? Anche altre persone nei loro commenti auspicavano la chiusura totale dei negozi e uffici pubblici… come se l’Italia avesse bisogno di non lavorare e di non facilitare la burocrazia. Chiudere una giornata intera un ufficio pubblico a cosa serve? Porta in vita una ragazza? Non credo. La cultura viene subito sbarrata, come se fosse irrispettoso seguire una lezione in un museo o andare a fare un vaglia postale… Poi però leggo il giornale e vedo che TUTTI gli eventi sportivi vengono giocati con un minuto di silenzio. Per la cultura ci si ferma un giorno intero, per il calcio un minuto. Adesso in tv c’è il Napoli che festeggia, immagino tutta la città starà sparando botti e griderà la loro sacrosanta gioia. Forse qualcuno penserà ai morti del ferrarese per il terremoto o alla ragazza di Brindisi? L’ipocrisia è sempre in agguato. A tutti quei politici (e non) che si affrettano a scrivere la frasetta d’ufficio su facebook o twitter, dico solo che farebbero meglio a non chiedere serrate di negozi e proteste in piazza, ma a farsi un esame di coscienza e fare meno proclami ipocriti. Un’ultima considerazione su tutte quelle “fiaccolate” che vengono fatte regolarmente dopo questi tragici avvenimenti: ma non sarebbe meglio fare qualcosa di CONCRETO invece che emulare quelle processioni mariane di maggio o quelle che fanno al sud, benedette dai mafiosi che pagano per incollarsi sul groppone la statua della madonnina che piange? A cosa serve una fiaccolata? A cosa è servito ritrovarsi in piazza a gridare contro “tutte le mafie”? Perchè qualcuno è a favore delle mafie? Se non si fa la manifestazione cosa succede? Io credo sia solo un voler mettersi l’anima in pace e farsi vedere che si manifesta “contro” qualcosa e purtroppo il fatto dopo pochi giorni viene dimenticato.

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